† Narciso |
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| ~ Anchorage "Dove l'acqua entra in sintonia con il più freddo gelo."
Narrato... "Parlato..." -Pensato...-
Un fastidioso imprevisto... Atto I
Cosa diavolo c'ero andato a fare io in quel posto? Semplice curiosità, curiosità che rapidamente divenne unicamente rabbia e frustrazione. "Vai in Alaska, Narciso, va a vedere quanto può essere spettacolare la neve." Mi dissi mentre, avvolto in un pesante cappotto nero, imboccai una delle strade secodnarie della città e uscii da quel caotico luogo. Difficilmente ero capitato in luoghi così: la tranquillità sembrava essere una vera e propria utopia in quel luogo e il pungente freddo, al quale non ero abituato, avevano reso la meravigliosa aurora e la soffice neve le cose che, per vari giorni, avrei odiato di più al mondo. Uscii dal centro cittadino, passando per i più sinistri vicoli, dove vi era la possibilità di respirare, più o meno, aria buona. In pochi minuti, vagando a caso per quelle strade, riuscii nel mio intento, e, una volta giunto nei sobborghi più calmi del luogo, lasciai scivolare a terra il nero Pandora Box che mi portavo sulla schiena, lasciando che il telo che lo copriva scivolasse per una buona parte a terra. Mi accesi una sigaretta e, con un rapido tiro, tentai di calmarmi creando una piccola nube di fumo grigio sopra di me. Fumai, rapidamente, eppure la frustrazione non sembrò diminuire poi così tanto; stavo ancora battendo rapidamente la punta del piede a terra.
Ero talmente nervoso che, senza accorgermente, rilasciai lievemente il mio Cosmo avvolgendomi della caratteristica aura nera e marrone che simboleggiava la mia energia. In men che non si dica creai una rosa rossa fra le mie dita, portandola al mio naso e assaporandone il dolce odore; ma nel fare ciò, distrattamente, mi inflissi un lieve e superficiale taglio sul dito indice della mano destra, facendo scivolare alcune gocce del mio sangue lungo il verde gambo di quella rosa. "Che sbadato!" Esclamai, a me stesso, quando, però, la mia attenzione si rivolse all'orizzonte: un'aura cosmica si stava avvicinando. Un Cosmo sconosciuto, sicuramente, ma che non sembrava così diverso dal mio. Che si trattasse di un altro Cavaliere Nero? Un malefico ghigno si dipinse sul mio volto: non mi sarebbe importato chi esso fosse, ma sarebbe stato il mio antistress personale, in quel momento.
Status Psicologico: Tranquillo Status Fisico: Perfetto Cloth: Intatta (Non Indossata) Cosmo: 100%
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